Giovanni de Yepez nacque a Fontiveros presso Avila (Spagna) probabilmente nel 1542.
Rimase orfano di padre e dovette trasferirsi con la mamma da un luogo all'altro, mentre portava avanti come poteva i suoi studi.
A Medina, nel 1563, vestì l'abito dei Carmelitani, in un'epoca in cui la vita regolare dell'ardine era molto rilassata, ma vi ebbe un'accurata formazione umanistica e teologica. Studiò nell'università di Salamanca.
Fu ordinato sacerdote nel 1567. Lo stesso anno si incontrò con santa Teresa di Gesù, la quale da poco aveva ottenuto dal priore generale Rossi il permesso di fondare due conventi di Carmelitani contemplativi, poi detti Scalzi, perché fossero di aiuto alle monache da lei istituite.
Il 28 novembre 1568 Giovanni fece parte del primo nucleo di riformati a Duruelo, cambiando il nome di Giovanni di San Mattia in quello di Giovanni della Croce.
Il lavoro di riforma gli costò la prigionia e l'espulsione dal convento.
Vari furono gli incarichi entro la riforma. Dal 1572 al 1577 fu anche confessore-governatore del monastero dell'Incarnazione di Avila.
Venne erroneamente incolpato e incarcerato per otto mesi per un incidente interno al monastero.
Fu in carcere che scrisse molte delle sue poesie.
Morì a 49 anni tra il 13 e il 14 dicembre 1591 a Ubeda.
Fu dichiarato beato nel 1675 da Clemente X, canonizzato nel 1726 da Benedetto XIII. Nel 1926 Pio XI lo dichiarò "dottore mistico della chiesa".
Rimase orfano di padre e dovette trasferirsi con la mamma da un luogo all'altro, mentre portava avanti come poteva i suoi studi.
A Medina, nel 1563, vestì l'abito dei Carmelitani, in un'epoca in cui la vita regolare dell'ardine era molto rilassata, ma vi ebbe un'accurata formazione umanistica e teologica. Studiò nell'università di Salamanca.
Fu ordinato sacerdote nel 1567. Lo stesso anno si incontrò con santa Teresa di Gesù, la quale da poco aveva ottenuto dal priore generale Rossi il permesso di fondare due conventi di Carmelitani contemplativi, poi detti Scalzi, perché fossero di aiuto alle monache da lei istituite.
Il 28 novembre 1568 Giovanni fece parte del primo nucleo di riformati a Duruelo, cambiando il nome di Giovanni di San Mattia in quello di Giovanni della Croce.
Il lavoro di riforma gli costò la prigionia e l'espulsione dal convento.
Vari furono gli incarichi entro la riforma. Dal 1572 al 1577 fu anche confessore-governatore del monastero dell'Incarnazione di Avila.
Venne erroneamente incolpato e incarcerato per otto mesi per un incidente interno al monastero.
Fu in carcere che scrisse molte delle sue poesie.
Morì a 49 anni tra il 13 e il 14 dicembre 1591 a Ubeda.
Fu dichiarato beato nel 1675 da Clemente X, canonizzato nel 1726 da Benedetto XIII. Nel 1926 Pio XI lo dichiarò "dottore mistico della chiesa".
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