E' figlio del borgomastro della città. Studia diritto canonico a Lovanio e diritto civile a Colonia.
In questa città ama trascorrere il tempo libero nel monastero dei certosini.
La lettura del breve opuscolo scritto da Sant'Ignazio di Loyola, intitolato "Esercizi spirituali" determina la svolta decisiva della sua vita.
Fatti gli esercizi spirituali a Magonza sotto la direzione di P. Faber, entra nella Compagnia di Gesù ed è l'ottavo gesuita a emettere i voti solenni.
Studia con interesse i padri della chiesa. A lui si deve la pubblicazione delle opere di San Cirillo di Alessandria, di San Leone Magno, di San Girolamo e di Osio di Cordova.
Prende parte attiva al concilio di Trento, come teologo del cardinale Truchsess e consigliere del papa.
Sant'Ignazio lo chiama in Italia, mandandolo dapprima in Sicilia, poi a Bologna, per rimandarlo quindi in Germania, dove resta per trent'anni, in qualità di superiore provinciale.
Pio V gli offrì il cardinalato, ma egli pregò il papa di lasciarlo al suo umile servizio della comunità. Morì a Friburgo, in Svizzera, il 21 dicembre 1597.
Nessun commento:
Posta un commento