All'età di cinque anni perse il padre e ciò la legò in modo particolare alla madre Eutichia, che fin da piccola la curava amorosamente e la educava ai sentimenti più nobili e generosi e alla fede cristiana.
Mamma Euticchia era però sofferente di una grave malattia del sangue e Lucia, in occasione di un pellegrinaggio alla tomba della martire S. Agata a Catania, chiese la grazia della guarigione della madre, in cambio decise di offrire la sua vita al Cristo con la rinunziando al matrimonio e alla vita agiata che la sua condizione le avrebbe concesso.
La madre guarì e Lucia la convinse ad utilizzare i loro beni per sostenere poveri e ammalati. L'imperatore romano Diocleziano scatenò però una feroce persecuzione contro i cristiani.
Lucia cadde vittima della persecuzione, consegnata agli aguzzini da uno spasimante respinto per prestare fedeltà al suo voto di castità e di dedizione cristiana, morì martire nel 304.
S. Lucia divenne presto santa e patrona di Siracusa, le sue sue spoglie mortali sono conservate nella chiesa dei Santi Geremia e Lucia a Venezia.
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