Il libro del profeta Malachia chiude, nell'Antico Testamento, la serie dei profeti minori. Emblematico il fatto che gli ultimi versetti parlino di un messaggero del Signore inviato per ristabilire il giusto rapporto tra Dio e il suo popolo.
Una profezia messianica che nasce nel cuore della storia di Israele ma non si limita al contesto in cui ha avuto origine.
Malachia opera alcuni decenni dopo la ricostruzione del tempio, che era avvenuta attorno al 520 a.C., dopo il ritorno dall'esilio.
In questo periodo avevano già profetato e spinto a guardare avanti i profeti Aggeo e Zaccaria. Ma la ricostituzione del rito templare spesso appare svuotato della sua vera anima: la celebrazione dell'amore di Dio che opera nella storia.
La voce di Malachia si leva per denunciare disinteresse ed esteriorità, lontananza dal Signore e ingiustizia.
La soluzione prospettata dal santo profeta è quella di una preparazione all'incontro con il Signore. Un messaggio che risuona particolarmente adatto in questo periodo di Avvento.
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