mercoledì 31 ottobre 2007


San Wolfang

Nato nel 924 in Svezia, diventò monaco a Ginsiedeln.
Fu educato nel monastero di Reichenau.
Inviato missionario in Ungheria nel 971, l'anno successivo fu eletto vescovo di Ratisbona. Durante il suo episcopato riorganizzò la diocesi, dalla divisione della quale nacque la diocesi di Praga.
La leggenda vuole che allontanato dalla sua diocesi a causa di lotte tra regnanti, si spinse in Austria dove presso Salisburgo edificò la chiesa di San Giovanni, che fu costruita con l'involontario aiuto del diavolo.
Canonizzato nel 1052, è patrono dei taglialegna.

martedì 30 ottobre 2007

San Gerardo


San Gerardo, antico vescovo di Potenza, in Lucania, ma originario di Piacenza.

Ne descrive la vita il suo successore Manfredo, che ne ottenne la canonizzazione viva voce, cioè senza processo scritto, dal Papa Callisto II, nel 1120.

E' un santo cui si ascrivono innumerevoli miracoli.

lunedì 29 ottobre 2007

San Petronio


A questo santo è dedicata la bellissima basilica di Bologna. Ne è l'emblema...

Bisogna conoscerla bene Bologna per le sue caratteristiche intellettuali, artistiche e anche culinarie....!

Bologna la dotta!

Vediamo ora quali sono le caratteristiche del suo patrono e se corrispondono alle qualità dei protetti...

Ne fu, intanto, l'ottavo vescovo nel secolo V.

Euterio, vescovo di Lione, anche lui prelato intellettuale, lo poneva al livello di San Basilio, sant'Ambrogio, Sant'Ilario, San Paolino da Nola... tutti sommi tra trenta e lodi....

Di famiglia nobile, la Gens Petronia, casato romano cui apparteneva quel Patronio Arbiter amico di Nerone e, sotto sotto, suo caustico fustigatore.

Questo Petronio antenato del nostro Santo, sapeva che l'imperatore lo avrebbe obbligato a svenarsi, come Seneca, l'antico ripudiato maestro del mostro.... Petronio lo fece con cinismo, tamponando il taglio delle vene, di tanto in tanto, per riprendere fiato e aggiungere insulti...

Petronio, il santo, aveva prima ricoperto incarichi civili nelle Gallie e fu consacrato vescovo, forse, da Sant'Ambrogio.

La sua basilica a Bologna, iniziata nel 1390, fu abbellita di generazione in generazione da Iacopo della Quercia fino a Manzù.

Nerone che svenò il prozio, non c'era più.....

domenica 28 ottobre 2007

Santi Simone e Giuda

Santi Simone e Giuda, oggi, Apostoli del Signore.
Simone è il nome più conosciuto degli Apostoli.
Nell'elenco che gli evangelisti redigono, per distinguerlo dall'altro Simone più importante che assumerà il nome Pietro, è chiamato Simone il Cananeo o Simone lo Zelota (gli zeloti costituivano il partito conservatore dell'ambiente giudaico).
Forse per questo non ha avuto grande pubblicità nel culto.
Oggi si preferisce essere progressisti e non conservatori.....
L'altro, Giuda, è più noto.
E' nominato penultimo nell'elenco degli Apostoli, per distinguerlo bene dall'apostolo suo disgraziato omonimo.
Il Giuda di oggi è Taddeo, non Iscariota che tradì il Maestro.
Attenzione....! dice il Vangelo.
Sempre scomodo avere certi vicini....
Se la sorte di Giuda non fosse quella che l'opinione pubblica pensa. Se per una sorprendete misericordia il suo destino fosse il cielo, quest'altro Giuda, Taddeo, potrebbe pretendere di essere nominato anche con il cognome.

sabato 27 ottobre 2007

Diario di Apollinare segue...


Coltivo il terreno ad orto e giardino. Oltre a fiori e ortaggi ci sono: un castagno che dà ottime castagne e in abbondanza, due meli, due peri, un corbezzolo e un melocotogno. Allevo qualche gallina, tra caprette tibetane: un maschietto e due femminucce, che ridanno capretti e latte, una coppia di oche cignate, che fanno una guardia straordinaria. Ho poi un bel esemplare di sambernardo, tante tortore libere di svolazzare per il bosco, salvo pernottare d’inverno nell’apposito sito che ho preparato per loro e antri uccelli. C’è infine un bel esemplare di falchetto appeninico che anni fa ho salvato dalla morte sicura perché era stato ferito. E’ rimasto con, anzi si è trovato una compagna e nidificano sul tetto della baita.
Mi muovo con una buona macchina per i rifornimenti e altre necessità: medico, prete, approvvigionamenti vari.
Dimenticavo: il mio cane si chiama Ashley in ricordo del protagonista maschile del film "Via col vento". Trascorro la giornata pregando molto, lavorando e leggendo. Ho orari molto rigidi anche perché i miei animali sono molto esigenti.
Mi sono fatto un blog per comunicare ad eventuali miei lettori i miei pensieri, le mie impressioni, ma anche meditazioni e quant’altro.
Non lontano dall’eremo c’è un a frazioncina con ancora qualche abitante. C’è un vecchietto che spesso sale fin quassù. Dimenticavo di dirvi che l’eremo e a 988 metri sul livello del mare. La frazione è a tre km più in basso a 582. Il nonnino, che chiamerò per ovvi motivi Ubertino, viene a piedi a trovarmi e mi porta: sempre qualcosa di buono. E’ un vero amico e spesso mi chiede di spiegargli delle cose di religione e io lo faccio volentieri.
Molte riflessioni saranno ispirate dalle nostre conversazioni.

venerdì 26 ottobre 2007

Diario di Apollinare


Mi chiamo Apollinare e sono un eremita. Vivo in una delle tante gole del Gran Sasso (TE).

Abito in una vecchia baita (non è chiaramente quella della foto!) che ho adattata con le mie mani. Ora è una discreta abitazione.
Dispongo di quattro camere a pian terreno con un bagno, una cucina, un retrocucina, una cappella perla preghiera, una sala studio e una sala per l’accoglienza.
Al primo piano ci sono due camere discrete: una è la mia camera e l’altra per eventuale ospite. C’è un bagno e due piccole stanze buie che fungono da ripostigli.
Il tutto molto piccolo e carino, senza confort e comodità. Però tutto spira pulizia e decoro.
La vecchia baita è di mia proprietà in quanto anni fa l’ho acquistata a poco prezzo e in uno stato di abbandono. L’ho ristrutturata con le mie mani ed ora è un bel eremo comodo e spiritualmente importante.
Si chiama "eremo della SS.ma Trinità" perché nella cappella c’è la bellissima icona della Trinità del Rubliev. Ci sono anche altre icone e immagini sacre, come un bellissimo crocifisso.
Intorno all’eremo c’è un po’ di terreno che ho debitamente recintato con un muro di pietre per difendermi da animali come cinghiali, volpi e quant’altro. A proposito di cinghiali ce n’è uno che oramai è diventato di casa, viene spesso a trovarmi.

Sant'Evaristo


Evaristo, greco, papa dal 97 al 105.

Fu sepolto vicino alla tomba di San Pietro Apostolo.

Il martirologio romano afferma: 26 ottobre: a Roma Sant'Evaristo,

Papa e Martire, il quale, sotto l'Imperatore Adriano,

imporporò col suo sangue la Chiesa di Dio.

giovedì 25 ottobre 2007

Santi Crispino e Crispiano

Crispino e Crispiniano, santi, martiri, i resti erano all’altare a loro dedicato a S. Lorenzo in Panisperna.
Oggi sono conservati, unitamente a quelli dei martiri Fortunato e Bonifacio e di molti altri, nella sacrestia della chiesa.
Nel giorno della loro festa e durante la Stazione Quaresimale vengono esposti ai fedeli.
I martiri romani Crispino e Crispiniano, periti durante la persecuzione militare della fine del secolo III a Soissons, sono così ricordati nel Martirologio Romano del 25 ottobre: A Soissons, in Francia, i santi Martiri Crispino e Crispiniano, nobili Romani, i quali, nella persecuzione di Diocleziano, sotto il Preside Riziovaro, dopo crudeli tormenti furono trucidati colla spada, e così conseguirono la corona del martirio.

mercoledì 24 ottobre 2007

Sant'Antonio Maria Claret

Nacque a Sallent, nella diocesi spagnola di Vic, nel 1807.
In giovane età si sentiva attratto dalla vita contemplativa e avrebbe voluto farsi certosino, ma ne fu sconsigliato da un sacerdote che intuì le sue grandi doti missionarie.
Ordinato sacerdote, per diversi anni percorse la Catalogna predicando al popolo.
Fondò la Congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria (Claretiani) nel 1849 e, fatto vescovo nell’isola di Cuba, si adoperò con grande impegno per la salvezza delle anime.
Guardò con particolare simpatia al mondo degli artisti, per i quali fondò addirittura un’accademia intitolata a S. Michele.
Nel 1870 presso Fontfroide (Francia), terminò i suoi giorni nel bacio del Signore.
Pio XII lo incluse nell’albo dei santi durante l’anno santo 1950.

martedì 23 ottobre 2007

San Giovanni da Capestrano

Nacque a Capestrano, in provincia de L’Aquila, nel 1386.
Studiò diritto civile ed ecclesiastico a Perugia, laureandosi e divenendo eccellente giurista.
Ebbe subito la nomina di giudice e governatore della città.
Quando Perugia venne occupata dai Malatesta; con l’alta carica, Giovanni perdette anche la libertà.
In prigione ebbe modo di meditare sulla vanità degli onori mondani e, uscito dal carcere, ormai trasformato interiormente, ottenne l’annullamento del matrimonio e andò a bussare al convento francescano di Assisi.
Ordinato sacerdote, condusse un'instancabile attività apostolica in tutta l’Europa, per rinnovare i costumi dei cristiani e combattere l’eresia.
Passò agli eterni riposi nel 1456 a Villach, in Austria e fu canonizzato nel 1690.

Finalmente il blog

Carissimi Amici, finalmente ho un blog anch'io!
Ci tenevo tanto ad averne uno e ora ce l'ho.
Vostro Apollinare