sabato 27 ottobre 2007

Diario di Apollinare segue...


Coltivo il terreno ad orto e giardino. Oltre a fiori e ortaggi ci sono: un castagno che dà ottime castagne e in abbondanza, due meli, due peri, un corbezzolo e un melocotogno. Allevo qualche gallina, tra caprette tibetane: un maschietto e due femminucce, che ridanno capretti e latte, una coppia di oche cignate, che fanno una guardia straordinaria. Ho poi un bel esemplare di sambernardo, tante tortore libere di svolazzare per il bosco, salvo pernottare d’inverno nell’apposito sito che ho preparato per loro e antri uccelli. C’è infine un bel esemplare di falchetto appeninico che anni fa ho salvato dalla morte sicura perché era stato ferito. E’ rimasto con, anzi si è trovato una compagna e nidificano sul tetto della baita.
Mi muovo con una buona macchina per i rifornimenti e altre necessità: medico, prete, approvvigionamenti vari.
Dimenticavo: il mio cane si chiama Ashley in ricordo del protagonista maschile del film "Via col vento". Trascorro la giornata pregando molto, lavorando e leggendo. Ho orari molto rigidi anche perché i miei animali sono molto esigenti.
Mi sono fatto un blog per comunicare ad eventuali miei lettori i miei pensieri, le mie impressioni, ma anche meditazioni e quant’altro.
Non lontano dall’eremo c’è un a frazioncina con ancora qualche abitante. C’è un vecchietto che spesso sale fin quassù. Dimenticavo di dirvi che l’eremo e a 988 metri sul livello del mare. La frazione è a tre km più in basso a 582. Il nonnino, che chiamerò per ovvi motivi Ubertino, viene a piedi a trovarmi e mi porta: sempre qualcosa di buono. E’ un vero amico e spesso mi chiede di spiegargli delle cose di religione e io lo faccio volentieri.
Molte riflessioni saranno ispirate dalle nostre conversazioni.

Nessun commento: