giovedì 8 novembre 2007

Elevazione alla Santissima Trinità


"Mio Dio, Trinità che adoro,

aiutami a dimenticarmi completamente,

per fissarmi in Te,immobile e tranquillo,

come se la mia anima fosse già nell'eternità.

Nulla possa turbare la mia pace,

né farmi uscire da Te, mio Immutabile,

ma che ogni istante m'immerga sempre più

nelle profondità del tuo mistero.

Pacifica la mia anima, rendila tuo cielo,

tua dimora prediletta e luogo del tuo riposo.

Che io non ti lasci mai più solo,

vigile e attivo nella mia fede,

immerso nell'adorazione,

pienamente abbandonata alla tua azione creatrice.

O mio amato Gesù Cristo, crocifisso per amore,

vorrei essere consolazione per il tuo Cuore.

Vorrei coprirti di gloria, vorrei amarti... fino a morirne!

Ma sento la mia impotenza e ti chiedo di "rivestirmi di te",

di identificare la mia anima a tutti i movimenti della tua anima,

di sommergermi, di invadermi, di sostituirti a me,

affinché la mia vita non sia che un'irradiazione della tua Vita.

Vieni in me come Adoratore,

come Riparatore e come Salvatore.


O Verbo eterno, Parola del mio Dio,

voglio passare la mia vita ad ascoltarti,

voglio rendermi docilissimo ad ogni tuo insegnamento

per imparare tutto da te.

Poi, attraverso tutte le notti,

tutti i vuoti,

tutte le impotenze,

voglio fissarti sempre e starmene alla luce

del tuo grande splendore.

O mio Astro adorato, affascinami

perché non possa più uscire dalla tua irradiazione.

O Fuoco consumante, Spirito d'amore,

"discendi in me",

affinché si faccia nella mia anima

come una incarnazione del Verbo!

Che io sia per Lui un'aggiunta di umanità

nella quale Egli rinnovi tutto il suo mistero.


E Tu, o Padre, chinati sulla tua povera e piccola creatura,

"coprila della tua ombra",

non vedere in lei che

il "Diletto nel quale hai posto tutte le tue compiacenze".

O miei Tre, mio Tutto,

mia Beatitudine, Solitudine infinita, Immensità in cui mi perdo,

mi consegno a voi come una preda.

Seppellitevi in me perché io mi seppellisca in Voi,

in attesa di venire a contemplare

nella vostra luce

l'abisso delle vostre grandezze".

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