Santa Geltrude di Helfta, detta la Grande, nacque ad Eisleben (Turingia) nel 1256.
Entrò in monastero a 5 anni presso le monache Cistercensi di Helfta (Sassonia).
Affidata a santa Matilde di Hackern, ebbe una formazione completa, letteraria, filosofica, teologica e musicale, aiutata negli studi dalla sua non comune intelligenza e memoria.
A 25 anni scoprì la vita mistica, con una visione di Gesù (27 gennaio 1281).
Consacratasi completamente a Dio, né ebbe grandi esperienze di unione, accompagnate da fenomeni straordinari quali la ferita d’amore, lo scambio dei cuori e le stigmate interiori. Percorse in modo meraviglioso la via della perfezione, dedicandosi alla preghiera e alla contemplazione, impiegando la sua cultura per la stesura di testi di fede, tra cui i celebri "Exercitia" e quello che è forse il suo libro più famoso: le "Rivelazioni".
E' ricordata tra le iniziatrici della devozione al Sacro Cuore, la prima a tracciarne una teologia, senza però il tema delle riparazioni che sarà predominante in seguito.
Ebbe grande influenza ai suoi tempi perché la fama della sua santità e delle sue visioni attirava molti per chiedere consiglio e conforto.
Poi fu dimenticata fino al XVI secolo, quando i Certosini pubblicarono i suoi scritti traducendoli in varie lingue e svelando la sua grandezza e le sue anticipazioni sulla devozione al Sacro Cuore di Gesù.
Morì il 17 novembre del 1301.
Fu canonizzata nel 1677.
E' patrona delle Indie Occidentali, di Tarragona e del Perù, è invocata contro il diabete.
Nessun commento:
Posta un commento