giovedì 31 gennaio 2008

San Giovanni Bosco (1815 - 1888)

San Giovanni Bosco fu un grande apostolo dei giovani, fu loro padre e guida alla salvezza con il metodo della persuasione, della religiosità autentica, dell’amore teso sempre a prevenire anziché a reprimere.
Sul modello di San Francesco di Sales, il suo metodo educativo e apostolico si ispira ad un umanesimo cristiano che attinge motivazioni ed energie alle fonti della sapienza evangelica. Fondò i Salesiani, la Pia Unione dei cooperatori salesiani e, insieme a santa Maria Mazzarello, le Figlie di Maria Ausiliatrice.
Tra i più bei frutti della sua pedagogia, San Domenico Savio, quindicenne, che aveva capito la sua lezione: "Noi, qui, alla scuola di Don Bosco, facciamo consistere la santità nello stare molto allegri e nell’adempimento perfetto dei nostri doveri".
Giovanni Bosco fu proclamato Santo alla chiusura dell’anno della Redenzione, il giorno di Pasqua del 1934.
Il 31 gennaio 1988 Giovanni Paolo II lo dichiarò Padre e Maestro della gioventù, "stabilendo che con tale titolo egli sia onorato e invocato, specialmente da quanti si riconoscono suoi figli spirituali".

mercoledì 30 gennaio 2008

Santa Giacinta Marescotti

Giacinta sogna un marito, non il monastero.
Si chiama Clarice, è molto bella e ha sott’occhio il giovane marchese Capizucchi, ottimo partito per una figlia del principe Marcantonio Marescotti, alta aristocrazia romana. E il principe, infatti, gli dà volentieri in moglie una figlia. Ma non è Clarice. E’ Ortensia, la più giovane.
Clarice reagisce in modo violento: diventa il flagello della casata, insopportabile per tutti.
Una delusione simile può davvero inasprire chiunque, ma forse le accuse sono anche un po’ gonfiate per giustificare la reazione del padre, che nel 1605 la chiude nel monastero di San Bernardino a Viterbo, dalle Clarisse, dove c’è già sua sorella Ginevra.
Prende il nome di Giacinta, ma senza farsi monaca: sceglie lo stato di terziaria francescana, che non comporta clausura stretta. Vive in due camerette ben arredate con roba di casa sua e partecipa alle attività comuni. Ma non è come le altre. Lo sente, glielo fanno sentire: un brutto vivere. Per quindici anni si tira avanti così: una vita "di molte vanità e sciocchezze nella quale ero vissuta nella sacra religione". Parole sue.
C’è un "dopo", infatti. C’è una profonda trasformazione interiore, dopo una grave malattia di lei e alcune morti in famiglia. Per suor Giacinta cominciano venti quattro anni straordinari e durissimi, in povertà totale. E di continue penitenze, con asprezze oggi poco comprensibili, ma che rivelano energie nuove e sorprendenti. Dalle due camerette raffinate lei passa a una cella derelitta per vivere di privazioni: ma al tempo stesso, di lì, compie un’opera singolare di "riconquista". Personaggi lontani dalla fede vi tornano per opera sua, e si fanno suoi collaboratori nell’aiuto ad ammalati e poveri.
Nel monastero che l’ha vista entrare delusa e corrucciata, Giacinta si realizza con una totalità mai sognata. Dopo la sua morte, tutta Viterbo corre alla chiesa dov’è esposta la salma. E tutti si portano via un pezzetto del suo abito, sicché bisognerà rivestirla tre volte. A Viterbo lei resterà per sempre, nella chiesa del monastero delle Clarisse, distrutta dalla guerra 1940-45 e ricostruita nel 1959. La sua canonizzazione fu celebrata da Pio VII nel 1807.

martedì 29 gennaio 2008

San Costanzo, vescovo di Parugia

E' ricordato al 29 gennaio già dal Martirologio Geronimiano. Secondo la leggenda, di cui esistono quattro redazioni, fu tradotto davanti al console Lucio durante la persecuzione di Antonino e barbaramente flagellato, indi rinchiuso con altri compagni in una stufa ardente dalla quale uscì illeso.
Ricondotto in carcere, convertì i suoi custodi che lo aiutarono a fuggire. Rifugiatosi in casa di un certo Anastasio cristiano, fu, insieme con questi, di nuovo arrestato. Dopo varie peripezie nelle carceri di Assisi e Spello, fu decapitato presso Foligno. Le diverse redazioni della passio sono concordi nell'assegnare il suo martirio al tempo di Antonino in una località presso Foligno denominata "il Trivio", in seguito Porta Romana. Fu fu eretta una chiesa in suo onore, che fu demolita nel 1527.
Tutte le redazioni della passio affermano che il santo, dopo il martirio, fu trasportato a Perugia e sepolto non lontano dalla città in, un luogo detto "Areola fuori Porta S. Pietro", ove sorse la prima cattedrale di Perugia, dedicata al principe degli Apostoli.
Qui fu eretta l'attuale chiesa di S. Costanzo consacrata, secondo un'iscrizione esistente nell'antico altare, nel 1205 dal vescovo di Perugia Viviano. L'episcopato di Costanzo riposa su una tradizione antica e seria per cui si può ritenere assai probabile che egli sia stato il primo vescovo di Perugia. Il suo martirio risale alle persecuzioni dei primi secoli. I perugini venerano in lui uno dei protettori della città. Il suo culto si diffuse anche fuori dell'Umbria. Nel 1781 fu fatta una ricognizione delle sue reliquie e nel 1825, con grande solennità, la traslazione delle medesime dal vecchio al nuovo altare, sempre nella attuale chiesa di S. Costanzo.

lunedì 28 gennaio 2008

San Tommaso D'Aquino (1225 - 1274)

Tommaso nacque a Roccasecca, nelle vicinanze di Montecassino nel 1225 dalla famiglia dei conti di Aquino.
Studiò nel monastero di Montecassino e quindi a Napoli.
Entrato nell'Ordine dei padri Domenicani, completò gli studi a Colonia e a Parigi, alla scuola di S. Alberto Magno, dove gli successe nell'insegnamento della teologia.
Nutrito di Sacra Scrittura e dei Santi Padri, originale e sapiente innovatore, si servì della filosofia, specialmente di Aristotele e dei suoi commentatori arabi, ma anche di Platone: accoglieva la verità da chiunque fosse espressa, per illustrarne la fede, ma respingeva l'errore da chiunque proposto.
Scrisse molte opere filosofiche e teologiche e ebbe e ha tutt'ora una schiera innumerevole di discepoli.
Fu amicissimo di San Bonaventura. E' onorato con il titolo di "dottore angelico".
Chiamato da papa Gregorio X a Lione, morì durante il viaggio nell'abbazia cistercense di Fossanova (LT) il 7 marzo 1274.
Il 28 gennaio 1369 il suo corpo viene traslato a Tolosa.

domenica 27 gennaio 2008

Sant'Angela Merici (1474 - 1540)

Angela Merici fondò nel 1535 la Compagnia di Sant'Orsola, congregazione le cui suore sono ovunque note come Orsoline.
La sua idea di aprire scuole per le ragazze era rivoluzionaria per un'epoca in cui l'educazione era privilegio quasi solo maschile.
Nata nel 1474 a Desenzano del Garda (Brescia) in una povera famiglia contadina, entrò giovanissima tra le Terziarie francescane.
Rimasta orfana di entrambi i genitori a 15 anni, partì per la Terra Santa.
Qui avvenne un fatto insolito.
Giunta per vedere i luoghi di Gesù, rimase colpita da cecità temporanea.
Dentro di sé, però, vide una luce e una scala che saliva in cielo, dove la attendevano schiere di fanciulle.
Capì allora la sua missione.
Tornata in patria, diede vita alla nuova congregazione, le cui prime aderenti vestivano come le altre ragazze di campagna.
La regola venne stampata dopo la morte, avvenuta a Brescia il 27 gennaio del 1540.
E' santa dal 1807.

sabato 26 gennaio 2008

Santi Timoteo e Tito

Timoteo, di padre pagano e di madre ebreo-cristiana, Eunice, fu discepolo e collaboratore di san Paolo e da lui preposto alla comunità ecclesiale di Efeso.
I due discepoli (Timoteo e Tito) sono destinatari di tre lettere ‘pastorali’ dell’apostolo, che fanno intravedere i primi lineamenti dei ministeri nella Chiesa.
Tito era di famiglia pagana. Pare che Paolo lo abbia convertito durante il primo viaggio missionario.
Tito accompagnò Paolo e Barnaba a Gerusalemme, dove Paolo si oppose energicamente a coloro che volevano che il suo discepolo, proveniente dai gentili, fosse circonciso.
Tito fece le funzioni di intermediario tra Corinto e l'apostolo.
Esercito il suo ministero a Creta, poi a Nicopoli nell'Epiro e quindi in Dalmazia dove viene venerato in maniera particolare.

venerdì 25 gennaio 2008

Conversione di San Paolo Apostolo

Questa festa, istituita in Italia e in Gallia nel sec. VIII in occasione della traslazione di alcune reliquie dell'apostolo, fu estesa a tutta la chiesa sul finire del sec. X e collocata al 25 gennaio.
La "conversione" di San Paolo sta alla base di molti e importanti elementi della sua dottrina, in particolare il tema della potenza della grazia divina, capace di trasformare il feroce Saulo persecutore della chiesa nell'"apostolo" per eccellenza.
Questa conversione è certamente uno dei più importanti avvenimenti della storia della chiesa, che è debitrice a Paolo dello slancio dell'evangelizzazione tra i pagani e della prima riflessione teologica sul messaggio cristiano.
Celebrare la conversione di San Paolo a conclusione della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani diventa un impegno significativo di "conversione", perché non può esservi vero ecumenismo se non in piena disponibilità da parte di tutti all'azione di Gesù Cristo e dello Spirito Santo, per la più autentica adesione al vangelo del regno del Padre.

giovedì 24 gennaio 2008

San Francesco di Sales (1567 - 1622)

Nato a Thorens, nel castello di Sales, in Savona, il 21 agosto 1567, Francesco si laureò in "utroque iure" a Padova e in teologia a Parigi. Divenuto sacerdote si dedicò alla missione di ricondurre i calvinisti al cattolicesimo.
Fatto vescovo di Ginevra, residente ad Annecy attuò le riforme previste dal Concilio di Trento, dedicandosi assiduamente alla predicazione. La sua bontà divenne proverbiale.
Spirito nobile e acuto, dotto umanista, fu grande direttore spirituale, aprì la via dell'ascetica ai laici e indicò l'essenza della vita spirituale nell'amore di Dio.
Eccellente controvertista, intuì l'importanza della stampa nell'evangelizzazione. Uomo di azione istituì a Tonon l'università del lavoro.
Con Giovanna Francesca di Chantal fondò l'Ordine della Visitazione
Morì il 28 dicembre 1622 a Lione.
Francesco è patrono dei giornalisti e degli scrittori cattolici. E' dottore della chiesa.

mercoledì 23 gennaio 2008

Santa Emerenziana vergine e martire (m. 304)

Secondo un racconto della passione di sant'Agnese, Emerenziana era tra i fedeli che parteciparono ai funerali della giovane martire.
Un'improvvisa aggressione da parte di pagani fanatici disperse i cristiani accorsi per accompagnare Agnese alla sepoltura.
Emerenziana, invece di fuggire, apostrofò coraggiosamente gli assalitori, finendo però lapidata.
I genitori di Sant'Agnese ne seppellirono il corpo ai confini della loro proprietà.
Purtroppo il racconto è poco attendibile.
Gli unici elementi del racconto relativi a Emerenziana sono il nome della santa, il suo martirio, quale che ne sia stata la forma, la sua sepoltura vicino al sepolcro di sant'Agnese.

martedì 22 gennaio 2008

San Vincenzo Pallotti (1795 - 1850)

Vincenzo Pallotti nacque a Roma, il 21 aprile 1795, in via del Pellegrino n. 130 e morì presso San Salvatore in Onda il 22 gennaio 1850.
Fu ordinato sacerdote nel 1818.
Nel 1835 fonda l’opera dell’Apostolato cattolico, associazione di laici che avrà come punto di riferimento una comunità di sacerdoti.
Scopo dell’associazione far conoscere Cristo con la parola, l’insegnamento, le opre di carità spirituale e materiale.
Papa Pio XI a spazzare proclamerà Vincenzo "operaio vero delle missioni", "provvido e prezioso antesignano e collaboratore dell’Azione Cattolica".
Fu dichiarato beato il 22 gennaio 1950 da Pio XII.
Giovanni XXIII lo proclamerà santo nel 1963.
Le sue reliquie sono esposte alla venerazione dei fedeli nella Chiesa di San Salvatore in Onda.

lunedì 21 gennaio 2008

Sant'Agnese, vergine e martire

Agnese nacque a Roma da genitori cristiani, di una illustre famiglia patrizia, nel III secolo. Quando era ancora dodicenne, scoppiò una persecuzione contro i cristiani e molti furono i fedeli che venivano meno alla loro fede sacrificando agli idoli.
Agnese, che aveva deciso di offrire al Signore la sua verginità, fu denunciata come cristiana dal figlio del prefetto di Roma, invaghitosi di lei ma respinto.
Fu esposta nuda al Circo Agonale, nei pressi dell'attuale piazza Navona.
Un uomo che cercò di avvicinarla cadde morto prima di poterla sfiorare e altrettanto miracolosamente risorse per intercessione della santa.
Gettata nel fuoco, questo si estinse per le sue orazioni, fu allora trafitta con un colpo di spada alla gola, nel modo con cui si uccidevano gli agnelli. Per questo nell'iconografia è raffigurata spesso con una pecorella o un agnello, simboli del candore e del sacrificio.
La data della morte non è certa, qualcuno la colloca tra il 249 e il 251 durante la persecuzione voluta dall'imperatore Decio, altri nel 304 durante la persecuzione di Diocleziano.

domenica 20 gennaio 2008

San Sebastiano martire (263 - 304)

Le notizie storiche su San Sebastiano sono davvero poche, ma la diffusione del suo culto ha resistito ai millenni, ed è tuttora molto vivo.
Ben tre Comuni in Italia portano il suo nome, e tanti altri lo venerano come santo patrono.
San Sebastiano fu sepolto nelle catacombe che ne hanno preso il nome.
Il suo martirio avvenne sotto Diocleziano.
Secondo i racconti della sua vita sarebbe stato un cavaliere valsosi dell'amicizia con l'imperatore per recare soccorso ai cristiani incarcerati e condotti al supplizio.
Avrebbe fatto anche opera missionaria convertendo soldati e prigionieri.
Il governatore di Roma, Cromazio, e suo figlio Tiburzio, da lui convertiti, avrebbero affrontato il martirio.
Tutto ciò non poteva passare inosservato a corte, tanto che Diocleziano stesso convocò Sebastiano.
Inizialmente si appellò all'antica amicizia: «Ti avevo aperto le porte del mio palazzo e spianato la strada per una promettente carriera e tu attentavi alla mia salute».
Poi passò alle minacce e infine alla condanna.
Venne legato al tronco di un albero, in aperta campagna, e saettato da alcuni commilitoni.

sabato 19 gennaio 2008

Santi Mario e Marta

Mario e Marta, i loro due figli, santi e martiri.
I loro resti furono rinvenuti nel 1640 nella chiesa di S. Giovanni Calibita.
Il 4 marzo del 1742 i loro corpi e quelli di Ippolito e di Ercolano furono ricollocati, in occasione della consacrazione, operata dal Card. Vicario Guadagni, sotto l’altare maggiore, insieme alle reliquie non insigni dei martiri Zosimo e Faustina. Nei secoli si ebbero varie ricognizioni, fino all'ultima avvenuta nel 1931.
Mario, sua moglie Marta e i loro due figli, giunsero a Roma dalla Persia, oggi Iran, loro patria.
Erano venuti in pellegrinaggio per venerare le tombe dei martiri, specialmente i sepolcri dei Ss. Pietro e Paolo.
Siamo nel secolo III e le persecuzioni contro i cristiani era all'ordine del giorno, per cui non era difficile imbattersi in cadaveri di cristiani decapitati o impiccati.
Mario e sua moglie si diedero a dare degna sepoltura ai corpi dei martiri.
Scoperti e tradotti in tribunale fu richiesto loro di sacrificare agli idoli falsi e avrebbero ottenuto la libertà, almeno provvisorio.
Tutta la famiglia rifiutò l'atto di abiura e furono decapitati.
Sono additati come modello di famiglia cristiana.

venerdì 18 gennaio 2008

Beata Cristina da Lucoli (1480 - 1543)

La Beata Cristina nacque a Colle di Lucoli (L'Aquila) nel 1480 e fino a 25 anni trascorse la vita in famiglia esercitandosi nella preghiera e nella penitenza.
Entrata nel monastero agostiniano di Santa Lucia a L’Aquila, mutò il nome di Mattia in Cristina e coltivò fedelmente l'osservanza regolare, l'amore ai poveri e la pazienza nelle sue lunghe infermità.
Contro la sua volontà fu eletta per diverse volte abadessa del suo monastero.
Morì il 18 gennaio 1543.
Il suo culto fu confermato da Gregorio XVI nel 1841.

giovedì 17 gennaio 2008

Sant'Antonio Abbate (250 - 356)

Sant'Antonio abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa.
Nato a Coma, nel cuore dell'Egitto, intorno al 250, a vent'anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356.
Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi, da tutto l'Oriente.
Anche Costantino e i suoi figli ne cercarono il consiglio.
La sua vicenda è raccontata da un discepolo, sant'Atanasio, che contribuì a farne conoscere l'esempio in tutta la Chiesa.
Per due volte lasciò il suo romitaggio.
La prima per confortare i cristiani di Alessandria perseguitati da Massimino Daia.
La seconda, su invito di Atanasio, per esortarli alla fedeltà verso il Concilio di Nicea. Nell'iconografia è raffigurato circondato da animali domestici, tra i quali il maiale, di cui è popolare protettore.

mercoledì 16 gennaio 2008

San Marcello I, papa


Marcello fu Papa dal 27 maggio 308 al 16 gennaio 309.

Non si sa molto su di lui perché le fonti sono incerte e a lungo è stato confuso con S. Marcellino, papa morto martire verso il 304.

Sembra che suo merito sia stato aver ristrutturato le parrocchie devastate dalla persecuzione di Diocleziano e aver mostrato rigore nei "lapsi" che pretendevano di essere ammessi ai sacramenti senza aver compiuto la prescritta penitenza.

martedì 15 gennaio 2008

San Mauro Abbate (m. 580)

E’ impossibile separare i due primi discepoli di S. Benedetto, poiché entrambi sono stati affidati alle sue cure da parte dei loro genitori: Equizio offre Mauro, e Placido è offerto dal patrizio Tertullo.
L’episodio che rese Mauro celebre nella storia dell’ascetica cristiana e religiosa è quello della sua miracolosa obbedienza.
Vissuto anche lui a Montecassino, ne fu eletto priore e amministratore.
Compì tanti miracoli.
Numerosi monasteri, particolarmente in Francia, si sono messi sotto la sua protezione.
Negli ultimi anni si dedicò solo alla preghiera e alla lettura, e a settantadue anni, dopo che una pestilenza aveva portato via molti dei suoi monaci, si ammalò e passò santamente al cielo, era verso il 580.
Placido, fin dall’età di sette anni dimostrò intelligenza aperta e cuore docile agli insegnamenti del maestro. Della sua infanzia si racconta che fu salvato da Mauro, per ordine del maestro, dalle acque di un lago. Altro non conosciamo della sua vita.
Possiamo senz’altro ritenere che abbia accompagnato S. Benedetto a Montecassino verso l’anno 529, ed ivi sia rimasto, monaco esemplare, fino alla morte.
La missione in Sicilia ed il suo successivo martirio si devono ad una leggenda priva di ogni fondamento storico, come appare dalle vicende del suo culto.

lunedì 14 gennaio 2008

San Felice da Nola (m. 313)


La vita del prete Felice ci è narrata da San Paolino di Nola, a cui si deve anche l'importante complesso di basiliche paleocristiane a Cimitile, a sei chilometri dalla località campana.

Qui erano state deposte le spoglie di Felice, morto probabilmente dopo il 313.

Nato a Nola nel III secolo da un ricco padre di origini orientali, aveva sofferto le persecuzioni ed era stato imprigionato, torturato e poi liberato miracolosamente da un angelo che lo condusse in un luogo deserto (per questo, pur non essendo stato ucciso è stato venerato come martire). Grazie alla pace costantiniana Felice era rientrato in diocesi.

Qui, pur essendo stato indicato come successore dal vescovo Massimo, alla morte di questi rifiutò l'elezione e visse in povertà fino alla fine dei suoi giorni.

In suo onore si tengono due feste con processioni dal 5 al 14 gennaio, data della sua memoria liturgica.

domenica 13 gennaio 2008

Battesimo del Signore


Festa del Battesimo di nostro Signore Gesù Cristo,

in cui egli mirabilmente è dichiarato Figlio di Dio, l’amato,

le acque sono santificate,

l’uomo è purificato e tutto il creato esulta.

sabato 12 gennaio 2008

Sant'Aelredo di Rievaulx (1109 - 1167)

Aelredo nacque a Hexham (Northumberland, Inghilterra) nel 1109 da nobile famiglia.
Trascorse la sua giovinezza come paggio alla corte del re David I di Scozia, dove divenne compagno di studi e di giochi di Enrico, figlio del sovrano.
Durante una missione (1135) compiuta a Rievaulx (Yorkshire) per incarico del re, entrò in quel monastero cistercense, allora il secondo per importanza in Inghilterra, fondato nel 1131 sotto gli auspici di san Bernardo.
Fu maestro dei novizi nel 1141, l'anno seguente Aelredo fu inviato quale primo abate con dodici compagni a Revesby (Lincolnshire), monastero appena fondato.
Nel 1146 fu promosso abate di Rievaulx, che allora contava trecento monaci.
Partecipò in Francia al Capitolo generale del suo Ordine e nel 1164 partì in missione per convertire i Pitti del Galloway, dove a Kirkcudbright lo stesso capo di quei barbari, mosso dall'esortazione del santo, entrò in monastero.
Affranto dalle malattie (gotta e calcoli), che lo avevano afflitto negli ultimi dieci anni, morì nel 1167.

venerdì 11 gennaio 2008

San Tommaso Placidi, sacerdote (1655 - 1729)

San Tommaso Placidi nacque a Cori (Lt) il 4 giugno 1655 e venne battezzato con il nome di Francesco Antonio.
A 14 anni restò orfano, per cui dovette farsi carico dell'intera famiglia.
A 22 anni entrò nell'ordine dei Frati minori francescani, nel convento della Santissima Trinità in Orvieto, assumendo il nome di Fra' Tommaso.
Per 5 anni fu allievo del celebre Lorenzo Cozza e nel 1683 a Velletri fu ordinato sacerdote e si diede alla predicazione.
Esercitò l'apostolato nella diocesi di Subiaco e in quelle confinanti con tale successo da essere indicato fin da subito come «l'apostolo del Sublacense».
Le sue predicazioni furono raccolte in un volume manoscritto.
Nella vita francescana si distinse per la pratica esemplare delle virtù cristiane.
Più volte durante la Messa ebbe diverse apparizioni.
Compì anche alcuni miracoli.
Ma il suo nome è legato soprattutto alla grande opera dei «Ritiri» dell'Ordine francescano. Seguendo l'esempio del beato Bonaventura da Barcellona, fondò i «ritiri» di San Francesco a Civitella (ora Bellegra) e a Palombara Sabina.
Tommaso morì a 74 anni, nel 1729.

giovedì 10 gennaio 2008

San Gregorio di Nissa (335 - 395)

San Gregorio è uno dei più importanti Padri della Chiesa d'Oriente.
A lui si deve il primo trattato sulla perfezione cristiana, il «De virginitate».
Nato intorno al 335, a differenza del fratello Basilio, futuro vescovo di Cesarea, inizialmente non scelse la vita monastica ma gli studi di filosofia e retorica.
Fu solo dopo aver insegnato per anni che raggiunse Basilio ad Annesi, sulle rive dell'Iris, dove si era ritirato insieme a Gregorio di Nazianzo.
Quando Basilio fu eletto alla sede arcivescovile di Cesarea, volle i suoi due compagni come vescovi a Nissa e a Sasima.
Nella sua sede episcopale Gregorio dovette affrontare non poche difficoltà: accuse mossegli dagli ariani lo portarono nel 376 all'esilio.
Quando si scoprì che le accuse erano false venne reintegrato nella sua sede episcopale.
Nel 381 i padri che con lui parteciparono al Concilio Costantinopolitano I lo definirono «colonna dell'ortodossia».
Morì intorno al 395.
Platonico ed origeniano, ricco di dottrina biblica, fu tra i massimi ispiraratori della teologia cristiana orientale.
Scrisse: Grande discorso catechetico, Sulla formazione dell'uomo, Vita di Mosè: grande opera di mistica cristiana.

mercoledì 9 gennaio 2008

Sant'Adriano di Canterbury (m. 710)

Africano di nascita, Adriano era abate di Nerida, nel Napoletano, quando il papa san Vitaliano lo chiamò ad occupare la sede arcivescovile di Canterbury, ma questi rifiutò e consigliò di sostituirlo piuttosto con Teodoro di Tarso, che si rivelò poi infatti uno dei più grandi arcivescovi della sede primaziale inglese.
Il Pontefice accettò, a patto che Adriano accettasse di accompagnarlo quale consigliere ed assistente.
Teodoro lo nominò allora abate dell'antico monastero dei Santi Pietro e Paolo, poi reintitolato a Sant'Agostino.
Sotto la guida di Adriano e l'influenza di Teodosio esso divenne uno dei più importanti centri di formazione per molti futuri vescovi ed esercitò una notevole influenza sulla cristianità del tempo.
L'abate Adriano fu insegnante per ben quarant'anni.
Morì presso Canterbury il 9 gennaio di un anno imprecisato, forse il 710, fu sepolto nel monastero.
Quando nel 1091 i lavori di ristrutturazione resero necessaria la rimozione di numerose tombe, il suo corpo fu rinvenuto incorrotto e profumato.

martedì 8 gennaio 2008

San Lorenzo Giustiniani (1381 - 1456)


Di nobilissima famiglia, si diede ad una vita ascetica dopo una visione della Sapienza Eterna. Entrò nella Congregazione dei Canonici Secolari dell'isola di San Giorgio, di cui fu Superiore, continuando a dedicarsi alla preghiera e alla contemplazione ma anche alla questua per le strade. Vescovo di Castello, riformò con zelo apostolico la sua diocesi e, nominato patriarca di Venezia seppe, grazie anche alla sua umiltà e santità, sanare la frattura tra la Chiesa e il potere civile.

Nei suoi scritti, opere varie e sermoni c'è l'idea madre dell'Eterna Sapienza, elemento dominante della sua mistica.

Essa, negli scritti del periodo monacale, guida l'uomo al vertice della perfezione interiore e, degli scritti successivi, al vertice della vita episcopale.

lunedì 7 gennaio 2008

San Raimondo da Penafort (1175 - 1275)

San Raimondo, figlio di signori catalani, nasce a Peñafort nel 1175.
Comincia gli studi a Barcellona e li termina a Bologna.
Qui conosce il genovese Sinibaldo Fieschi, poi papa Innocenzo IV.
Di ritorno a Barcellona, Raimondo viene nominato canonico della cattedrale. Ma nel 1222 si apre in città un convento dell'Ordine dei Predicatori, fondato pochi anni prima da san Domenico.
Raimondo lascia il canonicato e si fa domenicano.
Nel 1223 aiuta il futuro San Pietro Nolasco a fondare l'Ordine dei Mercedari per il riscatto degli schiavi.
Qualche anno dopo a Roma Gregorio IX gli affida il compito di raccogliere e ordinare tutte le decretali (gli atti emanati dai pontefici in materia dogmatica e disciplinare, rispondendo a quesiti o intervenendo su situazioni specifiche).
Raimondo riesce a dare un ordine e una completezza mai raggiunti prima.
Nel 1234, il Papa gli offre l'arcivescovado di Tarragona, non accetta.
Nel 1238 i suoi confratelli lo vogliono generale dell'Ordine.
Ma l'attività intensa che lo vede in tutta Europa lo sfianca.
A 70 anni torna infine a una vita di preghiera, studio, formazione dei nuovi predicatori nell'Ordine.
Muore a Barcellona nel 1275.

domenica 6 gennaio 2008

Epifania del Signore Gesù

Questa festa è la prima occasione in cui Dio si rivela all’umanità, tramite il Figlio Gesù diviene visibile a tutti.
Tale rivelazione fu prima rivolta ai pagani per mezzo dei Re Magi, i quali andarono a visitare il Bambino Gesù.
Simbolo della chiamata alla salvezza delle popolazioni pagane.
Successivamente le meraviglie del Signore si sono manifestate ai Giudei, poi ai discepoli a partire dal miracolo delle nozze di Cana.
Solennità dell’Epifania del Signore, nella quale si fa memoria della triplice manifestazione del grande Dio e Signore nostro Gesù Cristo a Betlemme:
Gesù bambino fu adorato dai magi;
Gesù battezzato da Giovanni nel Giordano, dove fu unto dallo Spirito Santo e chiamato Figlio da Dio Padre;
Gesù muta l'acqua in vino a Cana di Galilea, alla festa di nozze e manifestò la sua gloria.

sabato 5 gennaio 2008

San Carlo Houben (1829 - 1893)

Giovanni Andrea nacque a Munstergeleene (Olanda) l’11 dicembre 1829, quartogenito di dieci figli, in una famiglia benestante.
Nasce ben presto nell’animo del giovane Andrea il desiderio di farsi sacerdote.
Conosce i Passionisti, da poco portati in Olanda dal P. Domenico Barberi, e, a 24 anni, il 5 novembre 1845, entra nel noviziato ad Ere in Belgio e prende il nome di Carlo.
Il 21 dicembre del 1850 viene ordinato sacerdote. Nel 1852 è inviato in Inghilterra dove i Passionisti erano da dieci anni.
Passerà quaranta anni e più della sua vita nell’isole britanniche. Si stabilisce prima ad Aston Hall, in Inghilterra.
Nel 1857 è trasferito in Irlanda, a Dublino nella quartiere detto Mount Argus, dove i Passionisti si sono da poco insediati.
Carlo non fu mai un grande predicatore, soprattutto per la difficoltà della lingua, ma passava ore e ore al confessionale, assisteva i moribondi, benediceva i malati con la reliquia di san Paolo della Croce, accompagnando la benedizione con commoventi preghiere composte da lui stesso. Ha la fama di taumaturgo.
Negli ultimi anni della sua vita soffre molto per una cancrena ad una gamba e altri mali. Sopporta la malattia con pazienza, seguitando a svolgere il suo apostolato.
Muore serenamente il 5 gennaio 1893.
Fu dichiarato beato il 16 ottobre 1988, canonizzato il 3 giugno .

venerdì 4 gennaio 2008

Beata Angela da Foligno (1248 - 1308)

Angela nacque a Foligno probabilmente nel 1248.
Visse una gioventù alquanto spensierata concedendosi alle vanità femminili.
Sposata ad un signorotto folignate da cui ebbe alcuni figli.
Dopo la morte prematura del marito e dei figli, diede tutti i suoi averi ai poveri ed entrò nel terz'ordine francescano.
Dopo essersi recata ad Assisi ed aver avuto esperienze mistiche avviò un'intensa attività apostolica per aiutare il prossimo e soprattutto i suoi concittadini affetti da lebbra.
Da quel momento visse in totale abbandono alla volontà di Cristo.
Tramite l'amore a Cristo giunge all'identità mistica con Lui.
Per i suoi scritti assai profondi è stata chiamata "maestra dei teologi".
Morì a Foligno nel 1308.

giovedì 3 gennaio 2008

Santa Genoveffa (422 - 502)


La vita della vergine parigina Genèvieve (in italiano Genoveffa) è narrata nella «Vita Genovefae», scritta circa venti anni dopo la sua morte.
Nasce a Nanterre, nei dintorni di Parigi, intorno al 422.
A 15 anni Genoveffa si consacra a Dio, entrando a far parte di un gruppo di vergini votate al Signore che, pur vestendo un abito che le distingue dalle altre donne, non vivono in convento, ma nelle loro case, dedicandosi ad opere di carità e penitenze.
Nel 451 Parigi è sotto la minaccia degli Unni di Attila e i parigini si stanno per dare alla fuga. Genoveffa li convince a restare in città, confidando nella protezione del cielo.
Non tutti però sono d'accordo con Genoveffa, al punto che la vergine rischia di essere linciata. Passata la minaccia degli Unni, Genoveffa si trova ad affrontare la piaga della carestia.
Salita su un battello, lungo la Senna si procura le granaglie presso i contadini, distribuendole poi generosamente. Entrata in amicizia con i re Childerico e Clodoveo, sfrutterà la sua posizione per ottenere la grazia per numerosi prigionieri politici.
Muore intorno nel 502.
Sulla sua tomba viene eretto un modesto oratorio di legno, che è stato il primo nucleo di una celebre abbazia, trasformata in basilica da re Luigi XV.
E' patrona di Parigi.

mercoledì 2 gennaio 2008

San Basilio e San Gregorio Nazianzeno

Basilio nacque a Cesarea di Cappadocia nell'anno
330 da una famiglia cristiana.
Di buona educazione letteraria e di egregie virtù, prese a condurre vita di eremita, ma nel 370 fu eletto vescovo della sua città.
Lottò contro gli ariani e scrisse eccellenti opere , specialmente le Regole monastiche che ancora oggi sono seguite da moltissimi monaci orientali.
Aiutò molto i bisognosi.
Morì il 1 gennaio del 379.
Gregorio, nato nello stesso anno 330 a Nazianzo, intraprese molti viaggi a scopo di istruzione e seguì poi nel deserto l'amico Basilio.
Fu poi ordinato sacerdote e vescovo e nel 381 fu eletto vescovo di Costantinopoli.Ma, a causa delle fazioni che dividevano la sua chiesa, si ritirò a Nazianzo dove morì il 25 gennaio del 389 o 390.
Per la sua eccellente dottrina ed eloquenza fu detto "teologo".

martedì 1 gennaio 2008

Maternità di Maria Santissima


Maria figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato la volontà salvifica di Dio, consacrò totalmente se stessa quale Ancella del Signore alla persona e all’opera del figlio suo, servendo al mistero della redenzione sotto di Lui (LG, 56).

Nel Concilio di Efeso (431), dove venne affermata la natura umana e divina dell’unica persona del Verbo in Gesù Cristo, venne affermata anche la maternità divina di Maria.