Visse una gioventù alquanto spensierata concedendosi alle vanità femminili.
Sposata ad un signorotto folignate da cui ebbe alcuni figli.
Dopo la morte prematura del marito e dei figli, diede tutti i suoi averi ai poveri ed entrò nel terz'ordine francescano.
Dopo essersi recata ad Assisi ed aver avuto esperienze mistiche avviò un'intensa attività apostolica per aiutare il prossimo e soprattutto i suoi concittadini affetti da lebbra.
Da quel momento visse in totale abbandono alla volontà di Cristo.
Tramite l'amore a Cristo giunge all'identità mistica con Lui.
Per i suoi scritti assai profondi è stata chiamata "maestra dei teologi".
Morì a Foligno nel 1308.
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