Di nobilissima famiglia, si diede ad una vita ascetica dopo una visione della Sapienza Eterna. Entrò nella Congregazione dei Canonici Secolari dell'isola di San Giorgio, di cui fu Superiore, continuando a dedicarsi alla preghiera e alla contemplazione ma anche alla questua per le strade. Vescovo di Castello, riformò con zelo apostolico la sua diocesi e, nominato patriarca di Venezia seppe, grazie anche alla sua umiltà e santità, sanare la frattura tra la Chiesa e il potere civile.
Nei suoi scritti, opere varie e sermoni c'è l'idea madre dell'Eterna Sapienza, elemento dominante della sua mistica.
Essa, negli scritti del periodo monacale, guida l'uomo al vertice della perfezione interiore e, degli scritti successivi, al vertice della vita episcopale.
Nessun commento:
Posta un commento