martedì 15 gennaio 2008

San Mauro Abbate (m. 580)

E’ impossibile separare i due primi discepoli di S. Benedetto, poiché entrambi sono stati affidati alle sue cure da parte dei loro genitori: Equizio offre Mauro, e Placido è offerto dal patrizio Tertullo.
L’episodio che rese Mauro celebre nella storia dell’ascetica cristiana e religiosa è quello della sua miracolosa obbedienza.
Vissuto anche lui a Montecassino, ne fu eletto priore e amministratore.
Compì tanti miracoli.
Numerosi monasteri, particolarmente in Francia, si sono messi sotto la sua protezione.
Negli ultimi anni si dedicò solo alla preghiera e alla lettura, e a settantadue anni, dopo che una pestilenza aveva portato via molti dei suoi monaci, si ammalò e passò santamente al cielo, era verso il 580.
Placido, fin dall’età di sette anni dimostrò intelligenza aperta e cuore docile agli insegnamenti del maestro. Della sua infanzia si racconta che fu salvato da Mauro, per ordine del maestro, dalle acque di un lago. Altro non conosciamo della sua vita.
Possiamo senz’altro ritenere che abbia accompagnato S. Benedetto a Montecassino verso l’anno 529, ed ivi sia rimasto, monaco esemplare, fino alla morte.
La missione in Sicilia ed il suo successivo martirio si devono ad una leggenda priva di ogni fondamento storico, come appare dalle vicende del suo culto.

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