Teologia morale on line: San Vincenzo Pallotti (1795

martedì 22 gennaio 2008

San Vincenzo Pallotti (1795 - 1850)

Vincenzo Pallotti nacque a Roma, il 21 aprile 1795, in via del Pellegrino n. 130 e morì presso San Salvatore in Onda il 22 gennaio 1850.
Fu ordinato sacerdote nel 1818.
Nel 1835 fonda l’opera dell’Apostolato cattolico, associazione di laici che avrà come punto di riferimento una comunità di sacerdoti.
Scopo dell’associazione far conoscere Cristo con la parola, l’insegnamento, le opre di carità spirituale e materiale.
Papa Pio XI a spazzare proclamerà Vincenzo "operaio vero delle missioni", "provvido e prezioso antesignano e collaboratore dell’Azione Cattolica".
Fu dichiarato beato il 22 gennaio 1950 da Pio XII.
Giovanni XXIII lo proclamerà santo nel 1963.
Le sue reliquie sono esposte alla venerazione dei fedeli nella Chiesa di San Salvatore in Onda.

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Signore, liberami da me stesso!

Signore, mi senti?
Liberami dal mio spirito,
pieno di me stesso,
delle sue idee, dei suoi giudizi.
Non sa dialogare,
perché non lo colpisce
altra parola fuori la sua.
Solo, mi annoio, mi detesto, mi disgusto
e mi rigiro nella mia sudicia pelle
come il malato nel suo letto bruciante
da cui vorrebbe scappare.
Tutto mi sembra brutto,
mostruoso, senza luce...
perché non posso vedere nulla
se non attraverso me.
Mi sento disposto ad odiare gli uomini
ed il mondo intero,
... per dispetto,
perché non li posso amare.

SIGNORE, LIBERAMI DA ME STESSO

Signore, mi senti?
Soffro tremendamente.
Asserragliato in me stesso,
prigioniero di me stesso.
Non sento che la mia voce,
non vedo che me stesso,
e dentro di me non v'è che sofferenza.
Signore, mi senti?
Liberami dal corpo, che è tutto brama
e tutto quel che tocca con i suoi
innumerevoli grandi occhi,
con le sue mille mani tese,
è solo per cogliere e cercare
di calmare la sua insaziabile fame.
Signore, mi senti?
Liberami dal mio cuore,
tutto gonfio di amore, ma,
mentre credo di amare pazzamente,
intravedo rabbioso
che ancora amo me stesso nell'altro.
Signore mi senti?

Per cominciare....

E' importante sottolineare che il primato da dare alla persona
di Cristo, come il Concilio Vaticano II chiede, può trovare nel trattato che andiamo a cominciare una sua attuazione, in qunato realizza lo sforzo di focalizzare l'attrazione spirituale esercitata sull'umanità peccatrice da Cristo innalzato sulla croce e nella gloria del Padre. Attesta gradualmente nella sacra Scrittura, tale attrazione dello spirito del Crocifisso risorto conforma progressivamente a Cristo coloro che ascoltano e mettono in pratica la parola di Dio dischiusa dal testo ispirato.

P. Carlo Baldini

Preghiera di risurrezione

Il nostro cuore ti canta esultante,
Dio Padre della vita.
Questo è il giorno della risurrezione di Gesù;
trabocchiamo di felicità e di gioia pe la vita nuova
che fluisce dalla croce e dal sepolcro vuoto.

Grazie, Padre, per ché nel battesimo
ci hai fatto rinascere con Gesù alla vita nuova
che ci rende figli del tuo amore.
Il fuoco giovane della primavera
e la luce del cero pasquale sono segni gioiosi
dell'uomo nuovo, liberato in Cristo.

Vogliamo eliminare il lievito vecchio del peccato
per essere uomini e donne nuovi,
figli della tua tenerezza di Padre,
invitati a mangiare il pane e a bere il vino
della festa nel tuo regno.
Amen.

Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio

Ti benediciamo, Padre nostro, Dio della gratuità,
perché l'attesa vigilante dell'avvento
ha fatto fiorire il Salvatore.
Grazie a Gesù siamo "nuova creazione" delle tue mani.
Perciò ricordiamo come programma di vita cristiana
l'incalzante esortazione del papa San Leone Magno:
"Riconosci, cristiano, la tua dignità
e, reso partecipe della natura divina,
non voler tornare all'abiezione di un tempo
con una condotta indegna.
Ricordati chi è il tuo capo
e di quale corpo sei membro.
Ricordati che, strappato al potere delle tenebre,
sei stato trasferito nella luce del regno di Dio".
Amen.

Briciole di riflessioni su Mt 17, 10-13

Gli apostoli, dopo essere discesi dal Tabor chiedono a Gesù: "Quando verrà Elia?"
Una domanda strana che sottintende il pensiero dei rabbini per i quali Gesù non poteva essere il messia atteso, perché, secondo il profeta Malachia (3,23), prima della venuta del messia ci sarebbe stato il ritorno di Elia....
Elia non è tornato, dunque Gesù non è il messia, è un ciarlatano....
Gesù risponde e risolve l'obiezione identificando Elia con Giovanni il Battista....
Se la gente e, soprattutto, i detentori del potere non hanno riconosciuto Giovanni come Elia preannunciato dai profeti, è perché le loro attese non erano in sintonia con il progetto di Dio...
Quanto è difficile leggere e interpretare i segni di Dio!....
Quanto sono diverse dalle nostre aspettative!....
Chissa quale spettacolo si attendevano gli scribi!
Certo non potevano immaginare, con le loro frenesie di grandezza, che colui che era l'atteso delle genti, si manifestasse con tanta umiltà e modestia....
Tanto meno potevano tollerare che la venuta del messia, potesse significare lo sgretolamento del loro potere......
Per questo, prima la voce di Giovanni il Battista e poi quella di Cristo, saranno come una voce nel deserto.....
Li scandalizza l'austerità del precursore, ancor più li sconvolgerà l'annuncio messianico delle beatitudini e del perdono....
Gli stessi apostoli non resistono alla tentazione di ritenere assurdo che il loro maestro e messia, capace di prodigi di ogni genere, dovesse soffrire a causa dei suoi avversari.....
Ancora oggi è incomprensibile a molti che l'avvento del regno debba realizzarsi attravreso il martirio e la croce.....
Quell'evento è ancora motivo di scandalo che trova le sue migliori giustificazioni porprio dinanzi agli eventi tragici della storia, quando la violenza e la prepotenza degli uomini sembrano prendere il sopravvento sulla bontà e sulla pazienza di Dio.....
Allo scandalo della croce qualcuno oggi vorrebbe aggiungere lo scandalo del presepio.......!!!!

Beato l'uomo che segue il Signore...

Signore Gesù,
spesso siamo refrattari ad accogliere
con docilità la tua volontà....
Tu, Signore,
oltre ad essere santo
e nostro redentore
sei nostra guida, maestro e pedagogo....
Signore Gesù,
la tragedia degli uomini di tutti i tempi
è il tentativo reiterato
di realizzarsi a prescindere da Dio,
dalla sua parola,
dai suoi comandamenti.....
Signore Gesù,
l'uomo vuole fare da solo......
Ma ogni tentativo si rivela
effimero, vano....
Invece di procurare giustizia
pace e fraternità,
suscita egoismi,
rivalse,
conflitti,
ingiustizie......
Senza Te, Signore, e la tua signoria
non si costruisce niente
di pacifico,
di giusto,
di fraterno.....

Siamo poca cosa...larve insignificanti

Signore Gesù,
tu ci hai dato la possibilità di farci vivere
nella pienezza dei tempi
mettendoci in una posizione privilegiata....
Signore Gesù,
tu ci offri un tale potenziale di grazie
e di energie spirituali
da metterci in grado di superare
tutti gli ostacoli che si frappongono sul nostro cammino....
Signore Gesù,
fa che non ci assopiamo con la segreta speranza
che tutto sia fatto.....
Acuisci la nostra responsabilità,
sapendo che "nella via del Signore non c'è sosta"....!
Signore Gesù,
non permettere che allentiamo la tensione.....
abbasiamo la guardia.....
deponiamo le armi....
Questo vorrebbe dire sicuramente per noi
essere sconfitti.....
Signore Gesù,
fa che accogliamo ogni giorno
con fede e gioia
la forza che viene da te
e trasformaci in creature nuove
a te gradite.....

Venite a me, voi tutti....

Spunti di meditazione sul Mt 11, 28-30.....
L'invito di Gesù è rivolto a coloro che sono affaticati ed oppressi dalla propria miseria spirituale, conseguenza di un modo di presentare Dio come un l' autore di una serie di prescrizioni minuziose e soffocanti da osservare con scruopoloso rigore...
Il giogo che Gesù propone a chi è schiacciato da un imperativo ascetico e morale, superiore alle sue forze, non è una nuova serie di norme o di proibizioni, ma è la comunione, l'incontro con la sua persona ("venite a me"), è l'imitazione del suo stile di vita fatto di amore, di misericordia e di giustizia ("imparate da me"), senza arroganza, senza altezzosità, senza disprezzo.
E' nella seguela di Gesù, che il discepolo sperimenta il ristoro, la dolcezza e la pace....
Questo è un cammino che Gesù non impone, è un'offerta che ognuno può responsabilmente e liberamente accogliere o rifiutare ("venite.... prendete.... imparate....")
Gesù non è venuto nel mondo per insegnare agli uomini un nuovo sistema morale... E' venuto nel mondo perché noi potessimo, entrando in comunione con lui,
realizzare la logica dell'amore di Dio.....
E' in Cristo che noi, deboli e malandati, possiamo realizzare la pienezza di senso della nostra vita....
Passando da un livello di pretesa, di accentramento e di dominio... la falsa "affermazione di sé" .....
a un livello di donazione, di altruismo e di umiltà.... la vera e piena realizzazione di sè......

"Ti ho disegnato sul palmo delle mie mani"

Meditazione su Is 40, 1-11.
Non un annuncio freddo, distaccato, ma un "cuore e cuore", che annulla le distanze, fa ritrovare la dimensione fraterna e percepire la prossimità di Dio.
Questa è la vera consolazione di cui abbiamo bisogno.
Il profeta si sta rivolgendo ad un popolo di deportati a cui viene prospettata la possibilità del ritorno....
Signore, oggi siamo un po' tutti "deportati",
risucchiati da una società frenetica e affannata,
che ci reclama per sè e ci sradica da noi stessi fino
a farci fare l'esperienza dell'estraneità.
Signore il più grande dramma di oggi è ritrovarsi "straniero"
in "casa propria", la perdita di contatto e di consapevolezza
del proprio "sè" profondo.
Conosciamo, Signore, tante cose, ma non sappiamo più chi siamo... Abbiamo bisogno di chi ci faccia ritrovare la via di casa.
Signore, pastore buono, annunciato da Isaia, guidami con amabilità, adattandoti al mio passo.
Tenendo conto della mia fragilità, prendimi sulle tue spalle....
La tua parola scenda lenitiva sulle mie ferite...
Parla al mio cuore, perché possa io parlare al cuore
di tanti uomini e donne che si trascinano in una vita senza senso e senza meta...
Persone stanche e deluse che cercano una via d'uscita.....
Dammi la forza, Signore, di "gridare che è finita la loro schiavitù, che Natale non è un evento sepolto nel passato,
ma l'annuncio gioioso che Dio viene, oggi, per me, per te, per ogni uomo in cerca di luce e di verità.....
Tu, Pastore buono, da sempre mi ccerchi...
Sosti discreto alla soglia della mia casa... attendendo che
ne spalanchi la porta....
Vuoi parlare al mio cuore, ma spesso lo trovi disabitato,
perché io sono altrove, distratto da ciò che passa.....
Perdonami, Signore!.....
Isaia dice: "Ti ho disegnato sul palmo delle mie mani" (49,16)...
Signore, ogni volta che guardi
il palmo delle tue mani, io sono là....
Nei momenti di sofferenza, di solitudine, di umiliazione, di fallimento, ricorderò che il mio nome è scritto
sul palmo delle tue mani.....

Pace vuol dire accogliersi a vicenda

Signore, in questa seconda domenica di avvento
ci riconosciamo poveri, miserabili e peccatori
davanti a Te e ai fratelli.
Crediamo di essere i migliori,
ci vediamo superiori agli altri,
contabilizziamo i nostri meriti,
viviamo soddisfatti di noi stessi
e diciamo di essere gia convertiti.

Che enorme menzogna!

Aprici gli occhi, Signore,
per poterci vedere come siamo:
egoisti, codardi, pieni di complessi e di apatia,
ripugnanti per superbia e invidia, indifferenti, falsi,
ingiusti, aggressivi, pigri, materialisti e sensuali.

Convertici, Signore,
da tanta stupida ipocrisia a un'umile assennatezza,
per dare frutti di conversione.
Amen.

Briciole di riflessioni

Pio IX l'8 dicembre 1854 definiva così l'Immacolata Concezione di Maria: "La Beata Vergine Maria, nel primo istante del suo concepimento, fu preservata immune da ogni macchia della colpa originale, per una grazia singolare e un privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo, Salvatore del genere umano" (Bolla Innefabilis Deus).
Maria è il primo frutto della vittoria di Cristo.
E' la sconfitta del peccato.
Ma Ella non è solo una bella opera d'arte posta in alto perché sia da tutti ammirata..... E' anche un modello da imitare.
Maria ha "solo" anticipato i tempi divenendo ciò che tutti siamo chiamati ad essere fin dal principio....
Gioia grande, dunque, per colei che è la nuova creatura, preventivamente redenta da Cristo.
Nel frattempo, però, non dimentichiamo che l'Avvento che stiamo vivendo e nel quale è come incastonata la solennità dell'Immacolata Concezione di Maria, continua ad invitarci ad essere vigili, cioè a richiamarci al senso di Dio in una libera e gioiosa adesione alla sua volontà.

Stoltezza è costruire la casa sulla sabbia

Riflessioni su Mt 7, 21.24-27....
Il brano è la conclusione del discorso della montagna
Il detto iniziale è costruito sull'antitesi tra un'acclamazione verbale di sapore liturgico e il compimento della volontà del Padre, che vuole che il regno dei cieli sia riservato a tutti coloro che fanno la sua volontà....
Una liturgia dissociata dal comportamento morale non introduce nel regno, non è garanzia di salvezza.....!
Essere saggi costruire, cioè, la propria casa sulla roccia, in mdo da reggere di fronte alle difficoltà e alle intemperie della vita, vuol dire ascoltare sì la parola di Dio, ma soprattutto vuol dire metterla in pratica.
Spesso ci illudiamo di essere buoni facendo discorsi sul bene o ascoltando prediche edificanti...... Ci vuol altro!!!
Il fedele, discepolo di Cristo, deve evitare un doppio rischio: quello di accontentarsi di una religiosità intimista, devozionale, soggettiva, non convalidata da un impegno concreto ed effettivo.
Oppure quello di buttarsi in un attivismo frenetico e assillante, e alla fin fine sterile, perché non generato da un ascolto docile della parola del Signore.....
Il vero cristiano non è colui che manifesta carismi spirituali straordinari, ma colui che obbedisce concretamente al comandamento dell'amore.....
Costruire la casa sulla sabbia dell'individualismo, dell'orgoglio e del disprezzo degli altri è veramente insipiente.....!

Briciole di riflessioni

Meditazione su Mt 15, 29-37.
L'introduzione dek brano richiama la scena del discorso della montagna...
Il secondo racconto della moltiplicazione dei pani evoca chiaramente i racconti dell'istituzione dell'eucarestia: Gesù ringrazia Dio, spezza i pani e li dà ai discepoli....
La scena richiama anche le figure di Mosè che sfama il popolo con la manna e di Elia in cammino verso l'Oreb....
In particolare evidenza è posto il ruolo di mediazione dei discepoli...
La moltiplicazione dei pani raffigura e preannuncia l'eucarestia.
Gesù invita tutti, ha compassione di tutti, vuole tutti ristorare dandosi in cibo perché nessuno prostreto e sfinito lungo il duro cammino della vita...
Non fa però tutto lui, chiede il nostro apporto....
I pochi pesci, cioè il nostro esistere e il nostro operare nei suoi risvolti lieti e tristi, che collochiamo sull'altare vengono assunti e avvalorati da Gesù fino a formare parte integrante del suo sacrificio....
Il dono offerto ci viene restituito in nutrimento sostanzioso capace di saziare la nostra fame di felicità e di pienezza....

Briciole di riflessioni

Riflessioni su Lc 10, 21-24.
Gesù sotto l'impulso dello spirito esplode in un inno di esultanza e di riconoscenza al Padre per aver rivelato il mistero del regno, il suo disegno di salvezza, ai piccoli, cioè ai poveri, a coloro che sono aperti e disponibili ad accogliere l'inedito e l'imprevedibile di Dio.
I dotti, i sapienti, coloro, cioè, che confidano nella propria saggezza umana, come di un mezzo a propria disposizione
per entrare nel regno, e si vantano e disprezzano gli altri, costoro, di fatto, per colpa loro, sono tagliati fuori dal dono di Dio.
L'oggetto della rivelazione sono Gesù e il Padre e il rapporto di comunione che intercorre tra loro.
I discepoli sono dichiarati beati da Gesù perché possono conoscere non intellettualmente ma esistenzialmente questo mistero di comunione entrando in relazione intima con esso, e questo non per meriti loro, per personali qualità morali o spirituali, bensì per gratuita e libera iniziativa del Padre.
Solo gli umili e i semplici sono in grado di vedere Dio e di capire e di accogliere il suo regno.
Solo chi è espropriato di sè e dei propri idoli è disponibile ad essere colmato di Dio.

Briciole di riflessioni

Quando si è sotto gli occhi di chi si ama
si può fare diversamente che tendere,
con tutte le proprie forze, a piacergli in tutto?....
Se pensiamo che costantemente siamo sotto gli occhi
di Dio, davanti a lui, accanto a lui, potremmo fare diversamente che cercare costantemente
il piacergli il più possibile?
E piacergli il più possibile che cos'è
se non essere il più perfetti possibile?
Quando si sotto gli occhi di chi si ama
si è appassionati, coraggiosi, forti, attenti,
premurosi di fare tutto ciò che piacerà alla persona
amata, tutto ciò che le risulterà gradevole,
e si è molto vigilanti sulle proprie parole
e sulle proprie azioni.
I pensieri, poi, sono come sospesi
totalmente inabbisati nella contemplazione
dell'essere amato.
E in tutti i momenti della nostra vita
noi siamo sotto i tuoi occhi, o mio Dio, assai più vicini,
assai più intimi di quanto possiamo esserlo
con qualsiasi essere umano,
nel colloquio più intimo.

Briciole di riflessioni

Per portare un valido contributo alla conversione di cui
si parlava ieri, in queste mie riflessioni mi rivolgo a tutti
i miei lettori, insieme ai quali condivido un cammino
di ricerca di Dio e di "obbedienza" al Cristo, con il proporre
il tema, oggi di urgenza indilazionabile,
della solidarietà volontaria come prerogativa
per la crescita e lo sviluppo della citta dell'uomo.
Non si può negare che la città dell'uomo soffra violenza
a causa della diseguale distribuzione dei beni.
A questa città che soffre violenza per la ingiusta
distribuzione dei beni
noi cristiani siamo tenuti a rivolgere
l'annuncio di salvezza che Gesù
proclamò nella sinagoga di Nazareth.
"Mi ha mandato per annunziare ai poveri
un lieto messaggio...." (Lc 4,18)

Briciole di riflessioni

Le parole di Osea citate qualche giorno fa vengono spesso applicate alla chiesa, nuovo Israele.
Oggi come allora, il popolo di Dio continuamente tende a correre dietro a mille idoli dimentico del suo Dio.
Una fedeltà costante esigerebbe dalla chiesa fede profonda, roraggio indomito per seguire il suo sposo per strade non battute, lontane dalla logica corrente e dal buon senso conformista.
Invece, tranquillizzata più da concreti appoggi visibili che non dalla nuda fede, la chiesa corre spesso ad appoggiarsi a strumenti di potenza,di privilegio, di ricchezza, di efficienza...
sempre nell'intento di realizzare il bene delle anime ma, in realtà, come surrogato ad una fede che va attenuandosi....
Il casalese

Briciole di riflessioni

Oggi ti lodiamo, Padre del cielo,
perché nella risurrezione hai costituito Gesù Cristo,
tuo Figlio, Re e Signore di tutto il creato
con un potere e un regno eterni.
Grazie anche perché Gesù ha fatto di noi,
battezzati in lui,
un regno di sacerdoti per il nostro Dio.
Fà, Signore,
che venga il tuo regno nel mondo degli uomini,
e dacci la forza del tuo Spirito
per mantenere irrevocabile la tua dedizione
alla costruzione del tuo regno nel nostro mondo:
il tuo regno di verità e di vita,
il tuo regno di santità e di grazia,
di giustizia, di amore e di pace.
Così meriteremo di ottenere da te
il regno eterno con Cristo.
Amen.

Briciole di riflessioni

Nel capitolo secondo di Osea, paragonando Dio allo sposo ed Israele alla sposa, il profeta grida:
"Accusate, vostra madre,
accusatela,
perché essa non è più mia moglie
e io non sono più suo marito!
Si tolga dalla faccia i segni delle sue prostituzioni
e i segni del suo adulterio dal suo petto;....
Essa ha detto: 'seguirò i miei amanti,
che mi danno il mio pane e la mia acqua,
la mia lana e il mio lino,
il mio olio e le mie bevande'.
Non capì che io le davo
grano, vino nuovo e olio
e le prodigavo ogni bene....
La punirò per i giorni nei quali
bruciava l'incenso agli idoli,
si adornava di anelli e di collane
e seguiva i suoi amanti
mentre dimenticava me!....
Perciò, ecco, l'attirerò a me,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore...
Là canterà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì
dal paese d'Egitto...
E avverrà in quel giorno che
mi chianerai: marito mio,
e non mi chiamerai più: mio padrone.
Le toglierò dalla bocca
i nomi degli dei,
che non saranno più ricodati...
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nella benevolenza e nell'amore".
Queste parole sono state applicate all'anima....
Oggi come allora, le persone continuamente tendono
a correre dietro a mille idoli dimenticando il loro Dio!....

Fascino della morte

Giunto alle soglie della vita
mi incammino
verso la morte
prendendo il sentiero
tortuoso
che conduce
al freddo averno.
Mi affaccio
sull'abisso,
scorgo
dirupata parete
scoscese rocce ad aspide,
ricoperte
da scivolosce erbe
attorcigliate a rami:
scheletri spettrali
di guardia
pronti
a tirati dentro
ghermirti
nel loro grembo
trasformarti
in nodosi tronchi
e triturarti
in cenere ossea.
Ti mescoli al fango melmoso
riportandoti alla creazione.
Il fascino della morte
ti attrae
come il vuoto.
Ti getti dentro
in volo
per essere umore intimo
della terra.

Anonimo

Cronaca quotidiana

19 novembre .......
Sono trascorsi giorni bui! Brutto tempo con pioggia e neve. Ma anche giorni tristi, quasi angosciosi per tristi vicende che non posso rivelarvi!!!!
Oggi lunedì la giornata è molto bella con uno splendido sole!!!
Il GRan Sasso risplende con la tutta la sua maestà
Ieri domenica, giornata fredda e piovosa, è vnuta molta gente per ringraziare il Signore della stagione appena trascorsa.
Sarà il tempo ma sono stato molto melanconico e ho rimpanto, come mi succede spesso, il mio passato e ho inveito interiormante contro le persone che hanno deciso a posto mio per il mio futuro!!! Il principio del loro agire è realizzare delle cose passando anche sopra il cadavere altrui!
Punire, punire, punire è questo il loro motto. Menare nel mucchio perché la gente è c arne da macello.... Eppure si vantano di essere discepoli di Rulla uno dei accreditati psicologi della penultima generazione....
Si risentiamo domani....

Teologia morale on line

martedì 22 gennaio 2008

San Vincenzo Pallotti (1795 - 1850)

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Mentre hai tempo accumula ricchezze immortali!

Signore, liberami da me stesso!

Il fiore della passione di Gesù

SIGNORE, LIBERAMI DA ME STESSO

La croce è il fiore all'occhiello di Dio

Per cominciare....

Domenica 30 marzo 2008

Preghiera di risurrezione

Venerdì Santo

Giovedì Santo

Ci è stato dato un figlio!

Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio

Il Signore è l'emmanuele

Il Natale è vicino

Buon Natale a tutti!!!!!

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

Allo scandalo del presepe segue lo scandalo della croce

Briciole di riflessioni su Mt 17, 10-13

L'uomo è redento dall'amore....

Beato l'uomo che segue il Signore...

Chi sarà umile non sarà ingannato

Siamo poca cosa...larve insignificanti

Chi spera nel signore mette ali come di colomba...

Venite a me, voi tutti....

Consolate, consolate il mio popolo...

"Ti ho disegnato sul palmo delle mie mani"

Lo splendido complesso del santuario di Loreto

Un germoglio spunterà...

Pace vuol dire accogliersi a vicenda

Maria è il giglio purissimo

Briciole di riflessioni

Uomo saggio e uomo stolto

Stoltezza è costruire la casa sulla sabbia

Avvento del Signore

Briciole di riflessioni

Briciole di riflessioni

Il silenzio e la riservatezza

Briciole di riflessioni

Il merito e la perfezione

Briciole di riflessioni

Chi conosce a fondo se stesso, questi è vero umile!

Briciole di riflessioni

L'umiltà è una catena d'oro che tira con sè tutte la altre virtù

Briciole di riflessioni

Cristo è alla porta e bussa

Briciole di riflessioni

L'attirerò a me....

Briciole di riflessioni

Non ci sono rose senza spine

Fascino della morte

Panorama innevato e nebbioso

Caliginosa notte di novembre

Cronaca quotidiana

E' arrivata la prima neve!!!

Amore verso i fiori

Ho colto un fiore....

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U. GALIMBERTI, L'ospite inquietante. Il nihilismo e i giovani, ed. Feltrinelli, Milano 2007